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Nei pressi di Bevagna, antica Mevania in epoca romana, si trova il lago Aiso. Un luogo magico e pieno di mistero.

Al lago Aiso sono associate diverse leggende. Una di queste, tramandata dal ‘600, narra che sul luogo dove ora è il lago, sorgeva la casa di un ricco contadino di nome Chiaro, che preferì trebbiare il giorno di festa dedicato a S. Anna, il 26/7, anziché riposare. La leggenda racconta che la fattoria di Chiaro, dove si trebbiava sprofondò, trascinando tutto. Il luogo si colmò di acque, dando origine ad un lago, quello di oggi. La pia moglie di Chiaro, riuscì a fuggire con i figli, ma un rivo d’acqua la seguì. La storia narra che un angelo sussurrò alla donna di lasciare andare il figlio più piccolo, perché della stessa indole del padre, la donna obbedì. L’acqua sommerse il bambino nel punto esatto dove ora si trova una piccola sorgente detta l’Aisillo, un piccolo laghetto vicino al lago Aiso. Si dice che nel giorno di S. Anna camminando nella zona del lago si possono udire le grida di Chiaro e di suo figlio.

Il lago Aiso è una risorgiva artesiana a 2 km da Bevagna, incastonato in un contesto di particolare bellezza, tipico della valle umbra. Le sue acque vengono utilizzate per scopo irriguo.

La pianura di Bevagna, zona di intersezione di diversi fiumi è una piana ricca di sorgenti. Il lago abbonda di pesci: carpe e tinche, pesci caratteristici dei fiumi umbri e anche tartarughe, lasciate libere nel laghetto. Per la limpidezza delle sue acque è meta di subacquei animati da interesse archeologico per il ritrovamento di importanti reperti.

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