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La via dell’arte contemporanea di Foligno ci porta nel cuore della città, presso quella che in passato era un ex centrale del latte e, successivamente, un ufficio postale, dove ora è stato realizzato il CIAC (Centro Italiano d’Arte Contemporanea) che rappresenta la lunga attenzione che la città ha da sempre rivolto all’arte contemporanea. La struttura dell’edificio, un parallelepipedo rivestito di corteon senza finestre (riceve luce da un grande lucernario interno), appare come un insieme affascinante, enigmatico e al di fuori del tempo, racchiuso nello spazio di una villa liberty da un lato e l’abside medievale della Chiesa di San Francesco dall’altro. Il museo ospita annualmente mostre di carattere nazionale e internazionale.

Appartiene al percorso museale del CIAC, l’ex Chiesa dell’Annunziata. L’edificio costruito tra il 1760 e il 1775 su progetto dell’architetto Carlo Murena, già allievo di Luigi Vanvitelli e maestro dell’architetto e urbanista Giuseppe  Piermarini, rimase incompiuto fino al trasferimento della proprietà al Comune di Foligno, dopo il terremoto del 1997, che ne ha curato la ristrutturazione per permettere di ospitare al suo interno una delle opere più controverse dell’arte contemporanea del ‘900: la Calamita Cosmica, realizzata dall’artista anconetano Gino De Dominicis.

Il percorso d’arte contemporanea a Foligno non si ferma qui.

Fuori dalle porte della città sorge un progetto che ha destato molte critiche, positive e negative (come quella di Vittorio Sgarbi): la chiesa di San Paolo Apostolo realizzata da Massimiliano Fuksas e sua moglie Doriana. L’opera, sorta su quella che era stata, durante gli eventi sismici del 1997, una tendopoli, si presenta come un enorme monolite di cemento piantato nella campagna umbra. Nella monumentale opera è evidente la volontà dell’architetto di realizzare un forte impatto visivo creato dalla forma geometrica pura nella linea e massiccia nella forma, priva di dinamismo, che si contrappone energicamente con le linee sobrie e delicate della vegetazione e delle abitazioni circostanti.  All’interno la chiesa è illuminata da incantevoli giochi di luce creati dalle spaccature realizzate sulle fiancate della “chiesa-cubo”. Il complesso parrocchiale ospita la “Via Crucis” realizzata dal noto artista Mimmo Paladino e l’imponente scultura “Stele-Croce”, alta 13,50 mt. realizzata in cemento e marmo bianco di Carrara dall’artista Enzo Cucchi.